L’allarmismo su dove sta andando la Sanità nel nostro territorio, che in questi mesi ha imperversato sulla stampa locale alimentato dalle dichiarazioni di politici e sindacati, sfocia oggi in un consiglio comunale, con tanto di presenza della Dr.ssa De Lauretis, in cui ci si interroga a tutto tondo il mondo della sanità: RSA, Pronto Soccorso, Case della salute, mancanza di personale...
Ma perché tanto clamore? E perché solo ora? Non è un po’ a chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati?
Ma perché la politica sa bene che sulla Salute si gioca buona parte del consenso dei cittadini-elettori… tuttavia deve, vuole continuare a spingere il pedale sulla privatizzazione della Sanità pubblica, e per riuscire a portare avanti le sue scelte -alcune palesi, altre nascoste nell’ombra rapace del profitto, della spartizione della torta, dello scippo- deve cercare di dimostrare che si stanno invece cercando le strade più adeguate per rispondere alle esigenze di salute della popolazione.
Ha detto un cittadino calabrese: “Hanno fatto della salute un mercimonio. Hanno fatto dell’ospedale uno scempio. Hanno fatto di un diritto un favore.” Ma questo triste ritratto potrebbe essere anche della sanità toscana e di quella della nostra Provincia, di cui la politica locale e regionale ha fatto scempio, mentre ora fa finta di volerla difendere.
Non aspettiamoci niente di buono da politici e politicanti, E’ A NOI CHE SPETTA IL DIRITTO-DOVERE DELLA TUTELA DELLA SANITA’ PUBBLICA, così come di ogni altro servizio pubblico.
Lavoratori e cittadini hanno il diritto di partecipare ed esercitare un controllo sulla buona funzionalità degli ospedali e del servizio sanitario territoriale, per non essere più vittime di politici malandrini e sindacati conniventi che con le ultime scelte nel mondo del lavoro (vedi il Jobs Act), stanno privando lavoratori e lavoratrici non solo dei diritti, ma anche della dignità. Mettere in campo tutte le energie necessarie per restare in buona salute, per noi è un dovere.
Il diritto alle cure e alla prevenzione è un bene prezioso. E’ per questo che il nostro Servizio Sanitario Nazionale va difeso con le unghie e con i denti dai giochi di potere, dalle leggi-inganno, dagli interessi privati, dagli abusi, dal clientelismo e dallo spreco di montagne di soldi pubblici.
La salute non si vende e non si monetizza!
Collettivo SOS - SaluteOrganizzazioneSanità
Ma perché tanto clamore? E perché solo ora? Non è un po’ a chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati?
Ma perché la politica sa bene che sulla Salute si gioca buona parte del consenso dei cittadini-elettori… tuttavia deve, vuole continuare a spingere il pedale sulla privatizzazione della Sanità pubblica, e per riuscire a portare avanti le sue scelte -alcune palesi, altre nascoste nell’ombra rapace del profitto, della spartizione della torta, dello scippo- deve cercare di dimostrare che si stanno invece cercando le strade più adeguate per rispondere alle esigenze di salute della popolazione.
Ha detto un cittadino calabrese: “Hanno fatto della salute un mercimonio. Hanno fatto dell’ospedale uno scempio. Hanno fatto di un diritto un favore.” Ma questo triste ritratto potrebbe essere anche della sanità toscana e di quella della nostra Provincia, di cui la politica locale e regionale ha fatto scempio, mentre ora fa finta di volerla difendere.
Non aspettiamoci niente di buono da politici e politicanti, E’ A NOI CHE SPETTA IL DIRITTO-DOVERE DELLA TUTELA DELLA SANITA’ PUBBLICA, così come di ogni altro servizio pubblico.
Lavoratori e cittadini hanno il diritto di partecipare ed esercitare un controllo sulla buona funzionalità degli ospedali e del servizio sanitario territoriale, per non essere più vittime di politici malandrini e sindacati conniventi che con le ultime scelte nel mondo del lavoro (vedi il Jobs Act), stanno privando lavoratori e lavoratrici non solo dei diritti, ma anche della dignità. Mettere in campo tutte le energie necessarie per restare in buona salute, per noi è un dovere.
Il diritto alle cure e alla prevenzione è un bene prezioso. E’ per questo che il nostro Servizio Sanitario Nazionale va difeso con le unghie e con i denti dai giochi di potere, dalle leggi-inganno, dagli interessi privati, dagli abusi, dal clientelismo e dallo spreco di montagne di soldi pubblici.
La salute non si vende e non si monetizza!
Collettivo SOS - SaluteOrganizzazioneSanità