Gina DeAngeli ci parlerà dei nuovi modelli di organizzazione del lavoro: dall'ospedale per intensità di cure alla sanità low-cost.
La sanità del faraone: Enio Minervini ci parlerà della nuova legge regionale ""(/2015" che prevederà l'accorpamento delle Asl. Verso la Santà piramidale. LA SANITA' DEL FARAONE verso una nuova organizzazione burocratica e piramidale della sanità toscana. 8 maggio ore 17:30 preso sala del consiglio, Comune di massa. Anticipazione sull' intervento della Dott.ssa alessia Lunardini: Nuovo Ospedale Apuano e la sanità territoriale. Volantino per l'incontro sul Project financing con Ivan Cicconi
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Il 20 gennaio si sono incontrati a Prato i direttori generali dei nuovi 4 ospedali di Lucca, Prato, Pistoia e Massa. Uno schieramento di forze sceso in campo per dire in coro che i “quattro nuovi ospedali toscani sono costruiti secondo le nuove filosofie dell’intensità di cure… e per questo è ovvio (sic!) sono sicuri”, inoltre hanno ribadito che “ogni giorno lavorano con impegno in sanità”, perché “il nostro sistema sanitario è patrimonio di tutti e spetta a tutti il compito di salvaguardarlo”.
Balle… e vi spieghiamo perché… · Sui nuovi 4 Ospedali di Massa, Lucca, Prato e Pistoia Oggi il modo con cui si costruisce in sanità non ha niente a che vedere con la sicurezza, e la salute dei cittadini, ma piuttosto con il profitto. Il “project financing”, è uno strumento finanziario particolare, attraverso il quale le banche che hanno prestato i capitali e i gruppi che hanno costruito vedranno decuplicati i propri investimenti a spese dell’Ente Pubblico. Con il “project financing” le Pubbliche Amministrazioni realizzano opere pubbliche il cui onere è parzialmente o totalmente a carico del privato (Ansaldi e Pizzarotti due giganti del settore immobiliare), il quale mette i soldi, avuti dalle banche, non per filantropia, ma prima di tutto per aggiudicarsi lavoro per centinaia di milioni di euro al di fuori delle normali procedure di appalto, e poi per avere in esclusiva in concessione per 20 anni, servizi importantissimi essenziali al funzionamento dell’opera costruita: pulizie, sterilizzazione, pasti per i degenti, mensa per i lavoratori, prenotazioni, portineria, manutenzione, parcheggio e altro. Per questi servizi l’impresa riscuoterà tutti gli anni un canone dall’ASL, indicizzato e non sottoposto a revisione di spesa, al di fuori di procedure di gara pubbliche e agendo in regime di monopolio. Da questi servizi la concessionaria potrà ricavare lauti profitti, perché li appalterà con procedura privata ad altre ditte a prezzo inferiore rispetto a quanto ricevuto dall’ASL. ( che pagherà a prezzi superiori). Così servizi molto importanti saranno totalmente privatizzati e su di essi l’Ente pubblico non avrà alcun controllo: su come è garantita la qualità, su come sono applicati i contratti di lavoro e le tutele per la sicurezza nei riguardi dei lavoratori, degli utenti e cosi via. La spesa sanitaria per decenni garantirà i profitti di grandi imprese di costruzione, le Asl per tappare i nuovi inevitabili buchi di bilancio taglieranno servizi e prestazioni e sicuramente in tutto questo giro di soldi nuovi scandali verranno alla luce. Chi ci guadagna da questa operazione? Ovviamente i costruttori e le banche che hanno fornito il capitale. Le banche, dopo le scorribande finanziarie, nelle quali hanno dilapidato i soldi dei risparmiatori con strumenti come i famigerati “ derivati” (vedi Monte dei Paschi di Siena), si buttano adesso in questo tipo di affare, praticamente a rischio zero. In questo modo, con la logica delle grandi opere, come la TAV, si sono costruiti già 3 dei nuovi 4 inutili ospedali della Toscana (Lucca, Prato, Pistoia), mentre è in corso la costruzione di quello di Massa. Ospedali tirati su senza badare all’impatto ambientale, con conseguenti dissesti idrogeologici, perché con il project financing è interesse che i lavori finiscano presto, in modo che le ditte possano cominciare a riscuotere i soldi delle concessioni. Non è da escludere che, a breve, quando la sanità pubblica sarà minima e residuale, queste mega costruzioni Saranno messe sul mercato, per essere vendute al miglior offerente. Con l’entrata delle assicurazioni e la costruzione di mega ospedali il capitalismo finanziario che ha devastato il mondo ( banche, grandi gruppi, finanziarie) avrà in mano la sanità per ingrassare ancora di più i suoi profitti. La distruzione o privatizzazione del SSN avrà conseguenze nefaste non solo sui livelli di salute della popolazione, ma sull’intera vita, obbligando i cittadini a sottrarre ai consumi una parte maggiore delle risorse a loro disposizione per potersi garantire in caso di necessità l'accesso alle cure. · Gli Ospedali per Intensità di Cure. Cosa vuol dire? L’ospedale per acuti è un nuovo modello di ospedale dove si va e si sta solo per il tempo della cura della malattia nella fase acuta (la Regione Toscana ha previsto al massimo 5 giorni di ricovero), per poi passare ad altre strutture sul territorio o a casa. Ribadiamo che queste strutture non ci sono e dove ci sono vengono chiuse. Non si sa niente della “Casa della Salute” delle “Associazioni Funzionali Territoriali”, del nuovo modo di gestire l’emergenza, senza guardia medica dalle 24 alle 8 con sovraccarico di lavoro per il 118 (le ambulanze saranno senza medico che potrà intervenire, ove richiesto, raggiungendo il malato con un auto). Nel frattempo però sono state tagliate le convenzioni con le cooperative che gestiscono i servizi sociali, creando problemi per il mantenimento del posto di lavoro e le prestazioni ai cittadini più disagiati Ci piacerebbe allora sapere perche spenderemmo miliardi per costruire ospedali come “case aperte, tipo albergo, dove il paziente troverà un luogo rilassante, con giardini e ampi spazi verdi, cosi da rendere la degenza confortevole.” Di quale degenza parlano in 5 giorni? Considerato che il primo giorno il paziente viene operato e non pensiamo abbiamo voglia e tanto meno le forze di “rilassarsi in giardino”, forse prevedono che una volta dimessi si torni in ospedale con la famiglia a passare le vacanze? · I Drg. Cosa sono? I DRG (che sta per Diagnosis Related Group) è un sistema di classificazione dei ricoveri ospedalieri. Questo sistema viene attualmente utilizzato come strumento di finanziamento delle strutture ospedaliere nel Sistema Sanitario Nazionale; infatti, ad ogni DRG è associata una tariffa che rispecchia una stima del costo medio di ciascun ricovero, in base alla quale si remunera l’attività ospedaliera erogata. La Regione paga la struttura ospedaliera (pubblica o convenzionata) per ogni ricovero, quindi: interventi veloci, dimissioni veloci, veloce turnazione del paziente e possibilmente senza troppe complicazioni. Ecco un altro motivo del perché si sta costruendo un ospedale a intensità di cure! · I Ticket Sono una parte di costo della prestazione sanitaria a carico del cittadino. In continuo aumento tanto da costare più delle equivalenti prestazioni private, incentivano volutamente l’utenza, insieme alle liste d’attesa, a rivolgersi al privato. Questo meccanismo costringe i cittadini che non possono pagare i ticket a rinunciano alla prevenzione e alle cure. · Opa Il punto nascita dell’Opa è considerato universalmente come un punto di eccellenza della Sanità pubblica. Un risultato ottenuto nel tempo, attraverso una collaborazione con la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e la Terapia Intensiva dell'Ospedale del Cuore (OPA), dove ci sono professionalità ed esperienze che intervengono quotidianamente e con successo in situazioni difficilissime, su bambini e adulti con cardiopatie anche gravi. Questo è stato possibile perché i due Ospedali sono divisi da un semplice corridoio, consentendo l'intervento del personale dell'OPA nel giro di pochissimi minuti. Evitare a un bambino appena nato, cardiopatico o prematuro, il trasporto in ambulanza da un ospedale ad un altro, vuol dire salvargli la vita; una tutela che riguarda anche la salute della madre. Tutto questo succeda nella provincia di Massa Carrara, dove nonostante tante professionalità e competenze del personale, gli scandali che hanno coinvolto le direzioni dell'ASL e i tagli voluti dalla Regione e dall'attuale Direzione Generale, stanno svuotando progressivamente il diritto dei cittadini, a una sanità di qualità. A fronte di tutto ciò, viene “imposto” lo spostamento del DMI nel nuovo Ospedale in cui, al di là dello spreco di risorse pubbliche con cui è costruito e sarà gestito (project financing), è previsto un modello di assistenza basato sull'intensità di cure, che comporta in soldoni pochi posti letto e dimissioni precoci. Di fronte a tutto questo siamo fermamente convinti che aspetta “solo a noi” il diritto alla tutela della salute pubblica. Per questo crediamo sia giunto il momento che tutti i lavoratori, tutti i cittadini facciamo sentire la propria voce e si mobilitano contro la dismissione della sanità pubblica. |
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Aprile 2017
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